Giuseppe Piva Ricordi del’Esilio, a cura di Beatrice Carmellini e Ivana Franceschi.
Questo eccezionale Quaderno de escritura salta fuori per caso da un baule in soffitta e subito si distingue per la sua originalità, perché è tutto disegnato. Ogni pagina ha strisce con immagini che racchiudono una scrittura giornaliera, numerata e ordinata. È il diario di Giuseppe Piva, emigrante ledrense in Uruguay dal 1930 al 1934, che lo ha corredato di disegni incantevoli con le descrizioni della natura, dei paesaggi e delle situazioni ambientali della terra sconosciuta che lo accoglie. La tecnica è naive, ma la forza della rappresentazione è immediata e potente, colma di suggestione. Il racconto rimbalza a noi da oltreoceano dopo ottant’anni, annullando le distanze temporali e spaziali e offrendoci l’evento della migrazione in presa diretta. La scrittura precisa sia in prosa che in rima e i caleidoscopici disegni restituiscono la straordinaria avventura individuale insieme agli eventi storici che nel Vecchio e Nuovo Mondo l’hanno determinata.